Moda - Design
Disclaimer
Questo articolo inaugura la rubrica del blog Trend&More, 10 articoli (dura come una seria Netflix) scritti e pensati da Maria Rea studentessa di Design per la Moda all’Università Vanvitelli.
Matteo Di Napoli . videomaker e fotografo .
“Cerco persone interessanti a cui fare fotografie per strada”
- Così Matteo Di Napoli si presenta al signor Peppino proponendogli di farsi scattare alcune foto. Con Matteo, la fotografia non si limita ad un soggetto davanti l’obbiettivo: parliamo di una storia e di una persona attiva nel risultato finale della foto. Il signor Peppino, infatti, racconta a Matteo da dove viene, che lavoro faceva e che tutti i giorni è in quella piazzetta ad Aversa perché va a sentire la messa e, che quando Matteo vorrà consegnargli le foto che gli ha fatto, sicuramente lo troverà lì. Probabilmente la spontaneità del signor Peppino è quello che ha affascinato il milione di “users” che ha visualizzato il video su tik tok. Ma Matteo da cosa è stato affascinato quando l’ha visto e non ne conosceva nemmeno il nome?
– Oggi è in Artigianato e possiamo chiederlo direttamente a lui! –
Il video di Peppino sul Tik Tok di Matteo
ha raggiunto 1milione e 600mila visualizzazioni.
Ciao Matteo, ci racconti come è nata la tua passione per la fotografia? E come ti sei appassionato allo “streetstyle”?
Quella della fotografia e dei video è una passione che coltivo sin da piccolo. Ho iniziato a sperimentare con gli strumenti che mi erano più reperibili e un anno fa, invece, ho iniziato a scattare a livello professionale. Per capire meglio i meccanismi della fotografia e cercare una mia identità artistica, sono sceso per strada.
Mi piace pensare alla mia fotografia come uno storytelling: non tendo a definirla street photography. Quello che raccontano le persone, infatti, è tutto quello che caratterizza i miei video. Proprio per questo concetto che definisce la mia fotografia potrebbe essere “fotografo persone interessanti e racconto la loro storia.”
Tu dici che cerchi persone interessanti da fotografare. In un contesto urbano, dove una persona potrebbe valere l’altra, cosa rende interessante il soggetto che decidi di fotografare?
Partirei con il dirti che questo format è diffuso anche in altre città e ho voluto portarlo qui, tra Aversa e Napoli, perché ancora nessuno lo stava facendo e penso che qui ci siano tante storie da raccontare. I soggetti che cerco sono quelli che potrebbero aiutarmi a rendere dinamico lo scatto: non si tratta solo di una foto, stiamo raccontando una storia. Nel caso del signor Peppino, per esempio, penso che sia stata proprio la sua storia e il suo vissuto a rendere interessante il video.
Per me è una scelta istintiva, a pelle: non deve essere necessariamente un soggetto bello, vestito bene. Semplicemente c’è qualcosa nella sua attitude, nel suo sguardo che mi ispira. Come nel caso di Victor, un artista di strada a Via Toledo, che mi ha dimostrato tantissima bontà sia a parole, rispondendo alle mie domande, ma anche successivamente quando, dopo avergli scattato le foto mi ha offerto un caffè. Questo mi ha colpito molto.
Dal tuo profilo tik tok vediamo che scatti principalmente tra Napoli e Aversa. Trovi delle differenze tra il contesto che si crea nella grande città rispetto a quello che vedi in provincia. Le persone sono diverse?
Ovviamente, a Napoli ci sono molte più persone che, per stile e attitude, potrebbero essere più propense a farsi fotografare. Ad aversa, però e soprattutto per una questione quasi numerica di persone che frequentano la città rispetto a Napoli, è molto più difficile scattare e portare contenuti su tik tok: magari, di dieci persone a cui ho fatto foto, solo due acconsentono alla pubblicazione del video.
Matteo, possiamo dire che le persone che fermi sono degli sconosciuti che si affidano ad uno sconosciuto. Secondo te, alla tua proposta di fare degli scatti, cosa le fa dire di si e cosa le fa dire di no?
Penso che sia un fattore molto personale: spesso capita che le persone, sapendo quello che sarebbero andate a fare, hanno rifiutato. In altri casi, invece, si sono completamente prestati semplicemente per il piacere di parlare. Non credo che ci sia un vero motivo per cui una persona debba rifiutare o dirmi di si: dipende da un fattore soggettivo ed emotivo di quel momento.
Commenti recenti